27 gennaio 2016

Secondo capitolo: IL TABACCO E IL CESTINO

Ho promesso che avrei smesso di fumare -
Non ci voleva, adesso, una promessa così, ma te l'ho fatta ugualmente -
In un momento in cui ho lasciato che la tua voce fosse più alta della mia -
Mi hai convinta di potercela fare,come allora -
Come quando non volevo morire per quell'operazione  alla gola -
Per non lasciarti sola smisi di fumare perché fumavo troppo -
Perché un'anestesia  poteva essere pericolosa -
C'era già stata quell'emorragia  a spaventarti,quando mi portasti all'ospedale -
Tenendomi stretta la mano mi trascinavi per strada tra i singhiozzi -
Mamma, vedrai che andrà tutto bene, ti porto io dal dottore! -
Smisi di fumare, allora, perché sapevi che anche il tuo papà fumava -
Cosa non sai,non te l’ho mai detto -
Hai sempre pensato che fossero le sigarette il male del mondo -
Quel male che ti porta al niente,alla non coerenza,all'assenza -
Al pensiero inquinato,all'anima lontana dalla realtà -
Se fumi, vai sulle nuvolette anche tu! -
Dicevi, accarezzandomi le guance, con una dolcezza disarmante -
Cessai di fumare per te, per non deluderti, tanto, tantissimo tempo fa -
Ho ripreso per poco più di un secondo  -
Un secondo  che è diventato eterno,ingestibile  -
Fumare  anche in casa, dove era proibito perché tu respiravi emi vedevi  -
Dove ci restavi  male perché  avevo fallito, la promessa  era persa -
Ho ripreso  a fumarmi  il cervello, i polmoni  -
Di notte, di giorno, ininterrottamente  con la scusa di essere un poeta maledetto  -
Ed ora eccomi qua, dopo due anni, a promettere  ancora -
Più maledetta che poetessa -
A farmi estorcere  una promessa che non avrei più voluto  fare -

Eccomi  qui,in questa piazza,  a vederti  buttare  il tabacco  nuovo  di zecca -
Appena  acquistato e pure rincarato e, con sacrificio, pagato -
Hai detto che non mi lascerai  mai, abbandona il tabacco  e resta con me! -
Urlando,  come al solito, hai dato l’ordine -
Quel solito che,  a volte,  faccio fatica a gestire  -
Mi prendi  dal verso sbagliato, l'unico  che ti ho insegnato  -
L’unico che hai imparato e che usi con me e con te -
Il cestino  della piazza  era colmo e puzzolente  di merda  -
Il contenitore  del tabacco  non ci stava,ti guardavo mentre  lo svuotavi  -
Accuratamente , facendolo  scivolare  giù nei buchi di sputi e carta -
Aspetta, non credo sia il momento giusto!  -
Questo  mese di maggio  è stato un po' pesante, impegnativo, devastante!  -
Avrei gridato le mie ragioni, ma non ho fiatato -
Ho sorriso  e raccontato ad Antonella  che era con me,seduta sulla panchina -
Alla tua amica  Ludovica, che era con te, a controllare il tabacco -
Sceso nelle viscere  del cestino  e del mondo, irrecuperabile  -
Dove non avrei più potuto né rincorrerlo né prenderlo, né sentirne il profumo -
L'odore  di merda mi avrebbe  tenuta  per sempre lontana  -
Ho raccontato  di quando  è morta  Cesarina, di quando fermai la macchina -
Inchiodandola davanti  ad un tabaccaio scesi e comprai  cartine, filtri, tabacco  -
Scelsi il migliore, rollai una sigaretta tra le lacrime, ne fumai metà -
L'altra  metà la buttai e tu sorridesti, la mia promessa  era ancora  valida -
Nonostante  fosse il mese di aprile, l’aprile   più brutto  della mia vita -
Nonostante  tutto,  vinsi la sofferenza e non fumai per altri dodici mesi -
Se l'ho fatto una volta lo posso rifare, sono forte io!
Non sarà il mese di maggio  a fermarmi!  -
Vediamo  cosa succede, se la tua forza diverrà la mia -
Sperando che il tabaccaio puzzi quanto il cestino, sarà un’altra vittoria  -
Se la pipa me la lascerai  fumare, te ne sarei grata  -
Per alleviare il dolore, l'ansia, il mio non saper scrivere  senza -
Quella nuvola di fumo che esce dalla bocca, dall'anima, dalle dita -
Io guardavo  te che svuotavi  il tabacco nel cestino -
Ludovica  guardava  il tabacco  che scendeva, il cestino  che lo accoglieva  -
Antonella  guardava  me, si sarà chiesta perché ti lasciassi  fare -
Come sempre, senza ribellarmi, senza dirti di no -
I no che fanno crescere, come quel libro regalato  dalla zia -
Che crede ai grandi e alla loro ragione, quando, invece, la ragione,  era la tua -
Ancora una volta, ragione  per volermi  dare una possibilità  in più -
Di esserci, di non abbandonarti, di non lasciarti  -
Di restare  senza fumare,  con la forza degli uragani  -
Che sanno smontare  ogni cosa, anche  la più faticosa  -
Butta il tabacco nel cestino e stammi  per sempre  vicino!  -
Agli ordini -