28 gennaio 2016

Quinto capitolo: L'ANGELO CATTIVO E IL MURO

Parlava mille lingue,aveva mille pensieri e mille erano i volti che mostrava -
Tuo padre non sapeva chi era il giorno prima -
Non sapeva chi sarebbe stato il giorno dopo -
Sapeva,però, essere sempre, nel presente, essenza, di male o di bene -
C'erano giorni di rabbia infinita -
Giorni in cui i suoi occhi cambiavano  -
Sembravano quelli del diavolo o  quelli di un angelo -
Imparai che, in fondo, anche il diavolo è un angelo -
Io non so se papà fosse cattivo o solo una bestiolina selvatica spaventata -
Incazzata con il mondo, con me e con se stesso -
Quando mi trattava come l'ultima delle merde non vedeva -
Tutto il bene che gli volevo e tutto ciò che sopportavo -
Era impenetrabile, un muro di gomma che rimbalzava la vita e l'amore -
Sapeva cambiare umore per poco,poco più di un istante -
Bastava un mio sguardo affrettato altrove,un suo secondo di vuoto -
Di dubbio, di passato remoto, di ricordi in cui io non esistevo ancora
Allora, in un attimo, cambiava -
Cambiava o restava la stessa immagine imperfetta -
Sparivano le fossette ai lati della bocca -
Con la testa faceva un movimento all'indietro,arricciando i sopraccigli -
Scrutando il mondo dall'alto,non riusciva a fidarsi della gente -
L'altra gente aveva sempre qualcosa in più -
Più soldi, più successo,più amore,più tutto -
Il suo rancore  era dentro, intrinseco, incavato  nell'anima, nell'Io  -
Impossibile  spazzarlo  con il bene -
Quell'amore  che ti ho detto di dare e che ti racconta  la vocina  dei sogni
Quell'amore lì, non sempre  funziona  -
C'è gente che ne è terrorizzata, che non vuole essere aiutata  -
Gente che non vuole essere salvata  e non vuole essere amata -
Tu ama comunque  vada e ama te stessa -
Ti servirà  quando  avrai dato abbastanza -
Te ne accorgerai  quando  la bontà non servirà  più,quando diventa  buonismo -
Allora conosci  i limiti,altrimenti distruggi tutto -
Tienili  sempre  presenti, per ricordarti  chi sei e camminare  a testa alta -
I limiti servono per non strisciare, per non dare mai troppo  -
Fermarti  davanti  al muro -
Tuo padre era, è e sarà sempre così -
L'amore,  con lui,  non è mai bastato  -
Per curargli  le ferite, troppo vecchie  per noi, esseri speciali, ma mortali -
Feri te aperte, sanguinanti perché graffiate dal mondo ogni giorno -
Graffiate  da tuo padre,anche  quando  il mondo  non aveva  fatto niente
Difficile  per noi poterle  guarire  -
Papà non guarda, non vede, è  cieco -
Papà non sente, non ascolta, è sordo -
Non parla,non  racconta, è muto -
Non sceglie, non decide, lascia  che la notte segua  il giorno  -
Lascia  che si seguano  le stagioni, le assenze  e i ritorni  -
Confidando  in un perdono  eterno, il nostro  -
Non vive,non cambia, sopravvive  -
Il suo è solo un non morire,mentre,  noi,  cresciamo  -
Amiamo, odiamo, sentiamo, scegliamo, rompiamo,  aggiustiamo, sbagliamo, impariamo -
Viviamo, noi viviamo e va bene così -
C'è il deserto   da te! -
Dico a tuo padre da una vita,con una rabbia  infinita -
Sperando  in una sua presa di coscienza, improvvisa, repentina  -
Il deserto  eh, io non lo vedo, sto da dio! -
Risponde  imperterrito  da sempre, con quel suo fare strafottente  -
Arrogante, petulante, disarmante, denigrante -
Apparentemente sicuro di ,sbuffando e soffiando  di sbieco  -
Sul ciuffo di capelli  che va su e giù dal viso -
Lo vedrai,  lo vedrai!, ma non lo vedrà mai -
Troppo  intento  a soffocare  il dolore e la gioia -
Soffocare le emozioni  e i rimpianti, in un portacenere argentato -
Colorato, speziato in grado di avvolgere tutti i pensieri neri -
Impregnandoli  di estasi e colori effimeri -
Un incantesimo in un limbo dorato e inventato,caduco -
Allora mi allontano e canto,perché non mi resta altro da fare e da sperare -
Canto ogni volta la stessa canzone -
“E dimmi ancora quanto pesa la tua maschera di  cera -
Tanto poi, tu lo sai, si scioglierà come fosse neve al sole -
Mentre tutto scorre  -
Usami, straziami, strappami l'anima -
Fai di me quel che vuoi -
Tanto non cambia l'idea che ormai ho di te  -
Verde coniglio dalle mille facce buffe -
Sparami addosso -
Bersaglio mancato, provaci ancora, è un campo minato -
Quello che resta del nostro passato, non rinnegarlo, è tempo sprecato -
Macchie indelebili, coprirle è reato -
Scagli la pietra chi è senza peccato -
Scagliala tu perché ho tutto sbagliato -
(Negramaro)”