29 gennaio 2016

Ottavo capitolo: LA RABBIA E IL NIENTE

E' tornato il sole, il caldo, un agosto senz'aria -
Il mare è calmo,piatto -
Non fa rumore, non sposta niente -
Non c'è schiuma, nessun torrente e niente serpenti -
Cambia nuovamente,la visione delle cose -
Dentro cresce l'angoscia, riempie le viscere -
Il papà è venuto qui a trovare te, svuotando me -
Solo la rabbia resta per non saper gestire -
Sentimenti,emozioni,illusioni,carattere, anima,cuore, corpo -
Per non saper cambiare la noia di essere -
Un essere sbagliato, diverso, alienato, lontano dal mondo e dal suo sgomento -
Che, a volte, è anche il tuo -
Di fronte a me che me ne frego di lui e di tutto il suo scherno -
Nei confronti del diverso,io in cerca del Verbo,eterno -
Lontano dalle cose terrene, dalle persone normali -
Un essere speciale,convinta che essere speciali sia geniale -
Nel bene e nel male e ti faccia  volare -
Sperando ti faccia atterrare  senza farti male -
Sai mamma,  ti vorrei  più classica!  -
Dici con tono fermo, salendo  la scalinata  con fatica,ma spedita  -
Appoggiandoti   sulle ginocchia  per darti forza -
Un passo dopo l'altro guardando  avanti -
Passi lunghi  e ben distesi  decisi -
Voltandomi  la schiena, dritta ed elegante  -
Stai dicendo  davvero ? -
Ti chiedo,  mentre  arranco  dietro di te,curva e debole -
Sfiancata  dal caldo, dall'età  e dalle sigarette  -
Appoggiandomi   al muro e strisciando  i piedi caldi,  gonfi e stanchi  -
,  dico davvero!  -
A volte la tua sinceri mi distrugge, mi disarma, mi spaventa e sgomenta  -
Mi devasta  e non mi piace per niente -
Perché  mi ricorda  l'altra gente e divento  aggressiva  e poco obiettiva  -
Che cazzo vuol dire più classica, cosa ti viene in mente ?  -
Dovresti  essere  fiera di avere  una mamma  come me! -
Invece ti lamenti  pure! -
Mica rispondi, ti fermi un istante  soltanto  -
Il tempo  di raggiungerti   e prendere  fiato -
Voltandoti mi fissi,sorridi, ridi e lasci cadere  la discussione -
A meno che tu non faccia il pieno,delle mie risposte sbagliate, errate -
Che avrebbero semplicemente  dovuto annuire e capire -
Ed essere consce della tua infinita pazienza -
Apprezzando  la sincerità e ringraziandoti  per esprimere i tuoi disagi,rari -
Prima di decidere di trattenerli e non raccontarmeli  più -
Solo quando arrivi al limite della sopportazione  della mia imperfezione  -
Solo allora rispondi ed urli più forte di me per farti sentire -
Sbaglio da sempre, per sempre -
Viva il niente! -