La nonna avrebbe anche voluto suonare
la fisarmonica -
Un giorno, tanto tempo fa, le regalai la più bella -
Era il suo compleanno,tu non eri ancora nata -
Io
ero una ragazzina -
Entrai in un negozio di strumenti
-
La mia mamma voleva suonare
la fisarmonica! -
Pensa sia possibile che ci riesca
ancora ? -
Dissi e chiesi al negoziante
-
La mia mamma voleva fare la pastora
e suonare la fisarmonica!
-
Per le sue pecore!
-
Pensa che riuscirà a suonare questa ?
-
Era rossa,metallizzata,
grande -
Piena di tasti neri e
bianchi -
Pensai alle feste che mi avrebbe fatto -
Alla gioia
che le avrei dato -
Certo che le piacerà,
è la migliore che ho! -
Rispose il commerciante
-
Che sembrava mi aspettasse da sempre -
Accogliendomi
con un sorriso immenso
e rassicurante -
Dietro il riporto pulito
e rifinito che gli scivolava sulla fronte
-
Alta e furba come quella di una volpe -
Non volevo sapere
se le piacerà, ma se riuscirà a suonarla! -
Risposi
fiera di me -
Sicuro,
che domande, basteranno poche
lezioni! -
C’era una canzone in quel negozio che sapeva di buono -
Proprio in quel maledetto istante suonavano
note e parole antiche -
Ricordai di quando la ascoltavo da bambina -
Tra le braccia della mia mamma
e del mio papà -
Quando c'era ancora una carezza -
Quando
ancora non sapevamo cosa fossero freddezza e fretta -
Prima dell'accumulo dei battiti
del faro -
La fisarmonica stasera suona per te! -
Per ricordarti un amore, uno di tanti anni fa
! -
La fisarmonica ! -
Ma tu non piangere,non si cancella
così ! -
Torna più grande che
mai il desiderio
di te !-
Quando
vivevi
felice con me
! -
Se chiudo gli
occhi vedo il tuo viso
! -
Rivedo
il tuo sorriso,
ma le mani lontane non si stringono
più ! -
(Morandi)”
-
La prendo! -
Urlai, strappando di mano la fisarmonica al padrone del
negozio -
Che aveva studiato ogni mossa e ogni risposta
-
Ottimo
affare,
brava ragazzina, sarà contenta la tua mamma! -
Era solo un commerciante però
-
Voleva vendermi
quello strumento a tutti i costi -
Cosa ti è venuto
in mente, alla mia età,
sei matta ? -
Disse la nonna
appena
la vide -
La volevi tu mamma! -
Quando? -
Quando eri bambina, un gregge
non posso
regalartelo! -
La fisarmonica però puoi imparare
a suonarla! -
Non ascoltava, nemmeno
quello che avevo dentro -
Non si può portare indietro? -
Con cosa la cambio una
fisarmonica? -
Con una tastiera per te! -
Così andò,
tornai da quello
stronzo
che aveva pensato
male -
Quando gli chiesi di pensare al posto mio -
Alla nonna, quel giorno, mancò il coraggio di essere -
Quello che sognava -
Avrebbe
potuto
provarci,
ma non l'ha fatto -
Avrei potuto insistere, ma non l'ho fatto -
Poteva tenerla
come cimelio, in cima al mobile della sala -
In ricordo di un gesto di sua figlia che aveva realizzato un sogno -
Di sua figlia,che l'amava tanto,ma non ha fatto neanche questo
-
Non ha messo la fisarmonica
sul mobile
-
Nemmeno su quello più alto e invisibile della sua camera
-
Per poi non perdere
occasione, nella vita, di farmi notare il peggio -
Il peggio
di quello che ho saputo
fare -
O che non ho fatto -
Il peggio che ho detto e
dato -
C'è però -
La nonna, per noi, c'è sempre -
Nei momenti
di bisogno,negli istanti di gioia -
Nella vita che va avanti, senza il mio papà, da tanti anni -
E, lui, non potrò mai restituirglielo
-
Lui è lontano,in cielo,dove posso vederlo -
Dove non è mai riuscita a vederlo la nonna -
Questa notte
l'ho sognato mamma, il papà era così vicino! -
Io, invece, non ci riesco
mai, a sognarlo! -
Magari non ti ricordi!
-
No, è che io non sogno! -
Non è possibile,
sognano tutti mamma! -
Tu dici? -
Certo! -
Ora, la nonna, sogna -
Mi racconta di aver sognato qualcosa che non ricorda
bene -
Chissà se ricorda quella
fisarmonica rossa
-
Quei tasti
che brillavano tra le mie dita -
Mentre
cercavo di convincerla
-
A non mandarmi
indietro,
a non rinunciare -
A prendere il destino tra
le mani e dare un senso al passato
-
Pur lontano che
fosse,perdonandolo, diventando
grande
-
Un giorno mi regalerai
il cavallo
nero che volevo -
Ad un compleanno
di non so quale
anno -
Ed io cercherò la stella
bianca in fronte -
Perché, senza stella, sono pazzi
i cavalli
neri -
E poi lo accarezzerò
sul muso -
Grazie, ora sono completa,
adesso ci sei tu e c'è lui! -
Ora è tutto fatto, realizzato, vissuto, scelto, chiesto,
avuto, amato -
Se non avrà la stella, lo porterò
a spasso, come un cane -
Lo guarderò volare,
veloce come
il vento,come un lampo -
Come il tuono,come il suono
-
Ascolta
questa
canzone
mamma!
-
Mi avvicino
alla nonna -
Prendo il tuo aggeggio, rosso come la fisarmonica
-
Quello con le cuffiette incorporate -
Cerco di metterle
alla
nonna, ma
la sua manata le urta e le fa cadere -
Non adesso
ti prego c'è il telegiornale, sta andando tutto
a rotoli! -
Un disastro totale, una crisi senza precedenti! -
A te non frega niente
del mondo intorno ! -
Ti interessano solo
le tue bestie! -
Allora
rispondo alzando il tono -
Senza però esagerare come avrei fatto in altre occasioni -
Forse perché sono triste,
forse perché è triste anche
la nonna -
L’unica
bestia che conosco è l’essere umano ! -
Le mie papere non ci sono più! -
Quelle che stavano nel torrente senza fare male a nessuno
!-
Sono state
ammazzate! -
Io contavo i cuccioli tutti i santi giorni,
che ci fossero tutti ! -
E iniziavo a riconoscerle e a dare a tutte un nome! -
Erano germani reali mamma! -
E regali e potevano volare ma restavano là cercando di farsi amare!
–
Mi divertivano con i loro sederi per aria! -
E mi tenevano compagnia, volevo bene ad ognuna di loro! -
I tuoi esseri umani me le hanno ammazzate! -
Perché dovevano sgomberare la zona per fare i fuochi artificiali! -
Cerco di mantenere la calma, nonostante
faccia fatica -
A capire il perché non riesca a sbattersene del telegiornale e ad apprezzare -
Un gesto carino -
“E se mi sognerai, dal cielo cadrò! -
E se domanderai, da qui risponderò ! -
E se tristezza
e vuoto avrai,da qui cancellerò! -
Sognami se nevica, sognami
sono nuvola ! -
Sono vento e nostalgia,sono dove vai ! -
Sono il tempo che consola
! -
(Antonacci)”
–
Mi dispiace
per le tue papere ! -
Lasciando ancora una volta il dolore, il ristagno e il deserto
-
Là dove sembrava esserci
un po' di pace e un po' di vento -
Hai ragione, l'uomo è una bestia
cattiva! -
Dice la nonna, togliendosi le cuffiette -
Mi invita
ad uscire, alzandosi
con fatica
dal divano
-
Noi sappiamo cara
Giulia che,nel buio, c’è sempre un po’ di luce -
Tutto sembrava perso e morto,
là al fiume -
Un signore, piangeva sulla riva, singhiozzando come un bambino -
Con l'ultimo
anatrino tra
le mani ancora vivo -
Buonanotte mamma!
-