31 gennaio 2016

Undicesimo capitolo: LONDRA E GLI SCOIATTOLI

Ho smesso un'altra volta, di fumare -
Pochi giorni a Londra io e te, senza tabacco,senza urla -
Senza pensare a niente, magicamente  -
Senza nessuno a cui render conto o un conto possibile da modificare -
Perché nessuno lo poteva controllare -
Con la scusa del telefono che costa troppo, perché troppo lontano -
Con la voglia di essere sole noi due -
Tutte le mattine una bella passeggiata per i parchi -
Quegli spazi grandi, immensi in mezzo alla città -
La pappa agli scoiattoli che, puntuali, ci aspettavano  -
Hai vinto la paura di allungare la mano e toccarli -
Hai vinto ancora una volta -
Cosa andate a vedere oggi? -
Chiedeva la nonna da Milano -
Niente! -
Le dicevamo sopra pensiero -
Niente? -
Avrebbe messo mille punti di domanda e duemila punti esclamativi -
Mille rimproveri con il suo tono severo e adulto -
Ma certo che andiamo a vedere qualcosa mamma! -
Le rispondevo -
Certo nonna! -
Le rispondevi tu e poi scoppiavamo  a ridere -
Felici di avere appuntamenti  solo con gli scoiattoli e con la città intera -
Che ci aspettava ed era , intorno a noi, senza fretta -
Piena di belle cose, di belle case di bella e strana gente -
Di bei negozi e monumenti, attrazioni guardie  e principesse, ponti e fiumi -
Orologi  immensi  come i tuoi occhi che guardavano  e scrutavano  -
Io imparavo da te ad osservare e si ampliavano gli orizzonti -
Bella così,  Londra,  non è mai stata! -
Ti ho detto l'ultimo   giorno  -
La sera non uscirete  mica ? -
Sempre la nonna, con i suoi punti esclamativi  e punti di domanda  -
Ma va,  sei fuori, mica siamo pazze!  -
Camminiamo  tutto il giorno  e,  la sera,  siamo  stanche!  -
Le rispondevamo   noi, tra altre mille risate -
Ah ecco,  perché  Londra,  di notte è pericolosa!  -
Va bene mamma!  -
Quel pomeriggio,   passando  davanti  al teatro,  “Mamma  mia” -  
Il nostro  musical  preferito, la nostra vita,la nostra storia -
Certo che ci andiamo Giulia! -
Ero così felice di poterlo  vedere  con te, dal vivo, tra odori e sensazioni -
Ma finisce  a mezzanotte, la nonna si arrabbia!  -
Il suo giudizio  ti è sempre  importato  più del mio -
Perché la nonna  è sana, grande,adulta, equilibrata, normale  -
Classica, come dici tu e come tu mi vorresti  -
Ma poi ho qualche  dubbio che trattengo  per non ferirti  -
Perché  se fosse perfetta  io sarei migliore  -
Invece  ho centomila  difetti  e problemi  che peggiorano  col tempo  -
Faccio cose che non avrei mai voluto  fare -
Dico cose che non avrei mai voluto  dire -
Atteggiamenti   che riconosco  e che ho detestato  per anni -
Ora appartengono   anche a me e,  a volte,  anche a te -
Perché  dovrebbe  arrabbiarsi  scusa ? -
Anche  Cenerentola  poteva  uscire  fino a mezzanotte! -
Passavamo  tutti i giorni  da quel grande negozio  con tutti quei piani -
Solo giocattoli  e magie che mi hanno  fatto tornare  la voglia  di lavorare  -
Con le feste, con i bambini, con i ragazzi  -
Con quello  che so fare e che,  a volte,  vado a dimenticare  -
Avete visto i gioielli  della regina ? -
Ha chiesto  la nonna quando  siamo tornate  a casa, a Milano -
I gioielli  della regina ?  -
Adesso  ti facciamo  vedere  cosa abbiamo  visto!  -
Hai tirato fuori la tua macchina  fotografica  -
Quella sera il papà è venuto  a prenderci  all'aeroporto   -
Si è fermato  dalla nonna con noi per guardare  le tue fotografie  - Trecentotrenta   scoiattoli, cabine telefoniche  -
Taxi, alberi, strade,case, persone, cavalli, cani, giocattoli  -
Prestigiatori   che non sbagliavano una mossa -
Obbligandoci  a comperare qualcosa che non avremmo mai saputo usare -
Loro lo sapevano, ma  illusionisti  com'erano,  ce lo vendevano  -
Autobus  a due piani,pesci,papere, cartelli  -
Caselle postali di un rosso intenso  come i bidoni  della spazzatura  -
Ali di aerei,nuvole, cielo -
Negozi  a non finire,odore  di patatine  e il Tamigi  -
Quella ruota che guardavamo  dal basso,  perché  ci avrebbe  tolto il fiato -
Togliendo  la magia della serenità  di una dolce e tranquilla  passeggiata  -
Vita londinese  e basta -
Il mondo  cambiato  per noi in un secondo  -
In questo  febbraio  indimenticabile, amabile, inossidabile   -
Lontano  dalle regole  e dalle imposizioni -
Regole dimenticate ,ma  obbligate e noi lontane dalla forma -
A mille chilometri dalle  guide,turiste  per caso -
In cerca di Dio e di tutto il creato -
Mi manca tanto Ciro mamma! -
Mi ripetevi a Londra la sera prima di addormentarti  -
Ciro, il tuo orso che parla in napoletano se gli schiacci la zampa sinistra -
E ti tira su il morale se gli schiacci quella destra quando stai male -
Ciro, regalato dalla nonna e da Vittorio,quello della giocheria -
Vittorio che è volato via,come una brutta magia -
Senza avvisarci che sarebbe successo,perché ignaro e costretto -
Dal battito di quel faro maledetto -
Che non ha mai smesso di ricordarci che il tempo è adesso -
Solo un momento che ci è concesso -
E la vita, a volte, un cesso -
Con una catenella alla quale siamo legati -
Qualcuno la tira improvvisamente, senza dirci niente -
Senza dirci di salutare l'altra  gente -
Alla quale avevamo ancora qualcosa da dire -
Una catenella che basta tirare per non esserci più -
Vittorio che rideva, viveva, cantava -
"Io non so parlar d'amore, l'emozione non ha voce -
(Adriano Celentano)" -

Tanto torniamo presto, Ciro è a casa che ci aspetta!
Ti tranquillizzavo  -
Pensi che Vittorio ha conosciuto Dio? -
Penso proprio di sì! -
Anche il nonno ha conosciuto Dio?
Certamente!   -
Le lucciole conoscono Dio anche loro? -
Ehi Giulia,  credi davvero che Dio riesca a fare tutto da solo?
Le lucciole sono angeli che ci illuminano la via, lo conoscono  per forza! -
Mi prendi la mano e la stringi forte -
Cantando la nostra ninna nanna preferita, ti addormenti come sempre tra le mie braccia -
"Lucciola lucciola vien da me! -
Ti darò un pan da re pan da re e da regina! 
lucciola lucciola piccolina
(Lucciola lucciola)" -