Il mare è incazzato,Nettuno
ha preso per mano le onde –
Le trascina,le sbatte sulla spiaggia,contro gli scogli,una dietro
l'altra -
Le urta da destra
a sinistra -
Pietre giganti
si spostano dopo anni,cambiandoci la visione delle cose -
Avevo trovato tutte
le risposte alla vita! -
Quando, improvvisamente, mi hanno cambiato le domande! -
Diceva Hallmark
-
Schiuma bianca ovunque, passa veloce senza lasciare
traccia -
Un rumore
sordo nelle orecchie
-
Rumore e suono continuo,
senza sosta -
Un luglio
che non perdona,freddo,rigenerante, fortificante -
Un luglio
nuovo,mai visto
prima -
Io sto bene, sono serena -
I brutti pensieri svaniscono insieme
al risucchio -
Lontani dalla schiuma trascinati -
Al largo mille miglia da me e da te -
Nel buco del culo del mondo
-
Dal cielo piove, si lava la terra, si spegne l'incendio -
Acqua ovunque,per le strade, nei tombini colmi
che sputano foglie e merda
sul cemento - Nell'anima, sui corpi,tra i capelli
-
Ti immagini
mamma
se fosse
sempre così? -
Se tu fossi sempre serena sarebbe bellissimo! -
Mi
sorridi, mentre fissi il mare da lontano perché
ti fa paura andarci vicino
-
Appoggiandoti sui gomiti, non molli -
Allora mamma ti immagini
se piovesse
ancora un intero mese? -
Mi incalzi con le tue parole a ripetizione
-
Questo vorresti, che fossi sempre serena? -
Ti chiedo, con la speranza che tu mi dica di sì -
Per sforzarmi
una volta per tutte di essere quello
che non sarò mai -
Cambi nuovamente
domanda
il che mi fa impazzire
-
Imbestialire
e incasinare -
Ehi mamma, se continuasse a piovere
dovremmo
costruire
un'arca ! -
La
facciamo come quella di Noè? -
La nuova domanda, però, calza a pennello -
Con il mio amore
per gli animali che cresce sempre di più -
Diventando quasi una malattia,
aumentando il mio rancore -
Per gli esseri umani, altra malattia che
vorrei
tu non avessi -
Perché porta
alla solitudine delle idee e
ad un sacco di sofferenza in più -
Felice di risponderti
ti faccio una carezza,
come farebbe la tua fatina -
Proprio come quella
di Noè! -
Abbassi
i gomiti e, scendendo
dal muretto, mi porgi la mano -
Per andare a casa,piano,
nell'unico secondo di quiete del cielo -
Un passo dopo l'altro,contando le mattonelle -
Saltellando
da una all'altra
per evitare
quelle rotte -
Contare
solo quelle sane, senza
crepe e segni di scarpe appena
passate
-
Che le hanno calpestate, sporcandole nuovamente
-
Nonostante l'acqua
scesa dal cielo,ininterrottamente -
Salveremmo anche i serpenti? -
Inchiodi
improvvisamente -
Ma certo, non è mica colpa loro se sono nati così! -
Ti fisso negli occhi sperando
di convincerti
ad
amare il creato -
Che mi ha sempre fatto
tenerezza, con tutte le sue colpe che non gli appartengono -
Non gli appartengono, ma gli pesano -
Se ci avvelenano
gli altri animali? -
Ti sorrido e canto un'altra canzone
-
“E poi ti
immagini se, invece, si potesse
non morire”(Modà) -
Ridi e ascolti attenta
se ancora ho qualcosa da dire -
Viva la vita! -