29 gennaio 2016

Settimo capitolo: L'ACQUA E LA VITA

Il mare è incazzato,Nettuno ha preso per mano le onde
Le trascina,le sbatte sulla spiaggia,contro gli scogli,una dietro l'altra -
Le urta da destra a sinistra -
Pietre giganti si spostano dopo anni,cambiandoci la visione delle cose -
Avevo trovato tutte le risposte alla vita! -
Quando,  improvvisamente,  mi hanno cambiato le domande! -
Diceva Hallmark -
Schiuma bianca ovunque, passa veloce senza lasciare traccia -
Un rumore sordo nelle orecchie -
Rumore e suono continuo, senza sosta -
Un luglio che non perdona,freddo,rigenerante, fortificante -
Un luglio nuovo,mai visto prima -
Io sto bene, sono serena -
I brutti pensieri svaniscono insieme al risucchio -
Lontani dalla schiuma trascinati -
Al largo mille miglia da me e da te -
Nel buco del culo del mondo -
Dal cielo piove, si lava la terra, si spegne l'incendio -
Acqua ovunque,per le strade, nei tombini  colmi che sputano  foglie e merda  sul cemento  - Nell'anima, sui corpi,tra i capelli  -
Ti immagini  mamma  se fosse sempre  così?  -
Se tu fossi sempre  serena  sarebbe bellissimo!  -
Mi sorridi, mentre fissi il mare da lontano  perché ti fa paura andarci vicino  -
Appoggiandoti   sui gomiti,  non molli -
Allora mamma  ti immagini  se piovesse  ancora un intero mese?  -
Mi incalzi  con le tue parole  a ripetizione  -
Questo vorresti, che fossi sempre  serena?  -
Ti chiedo, con la speranza  che tu mi dica di -
Per sforzarmi  una volta per tutte di essere quello che non sarò mai -
Cambi nuovamente  domanda  il che mi fa impazzire -
Imbestialire e incasinare  -
Ehi mamma,  se continuasse  a piovere  dovremmo  costruire  un'arca ! -
La facciamo come quella di Noè? -
La nuova  domanda, però, calza a pennello -
Con il mio amore per gli animali  che cresce sempre  di più -
Diventando quasi una malattia, aumentando il mio rancore  -
Per gli esseri umani, altra malattia  che vorrei  tu non avessi -
Perché porta alla solitudine delle idee e ad un sacco di sofferenza in più -
Felice di risponderti  ti faccio una carezza, come farebbe  la tua fatina  -
Proprio  come quella di Noè! -
Abbassi  i gomiti  e,  scendendo  dal muretto,  mi porgi la mano -
Per andare a casa,piano, nell'unico  secondo  di quiete del cielo -
Un passo dopo l'altro,contando le mattonelle  -
Saltellando  da una all'altra  per evitare  quelle rotte -
Contare  solo quelle sane, senza crepe e segni di scarpe  appena  passate  -
Che le hanno calpestate, sporcandole  nuovamente  -
Nonostante  l'acqua  scesa dal cielo,ininterrottamente   -
Salveremmo  anche i serpenti?  -
Inchiodi  improvvisamente   -
Ma certo,  non è mica colpa loro se sono nati così! -
Ti fisso negli occhi sperando  di convincerti  ad amare il creato -
Che mi ha sempre  fatto tenerezza, con tutte le sue colpe che non gli appartengono -
Non gli appartengono, ma gli pesano  -
Se ci avvelenano  gli altri animali?  -
Ti sorrido  e canto un'altra  canzone  -
E poi ti immagini  se, invece, si potesse non morire”(Modà) -
Ridi e ascolti attenta se ancora ho qualcosa da dire -
Viva la vita! -